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Miele della Lunigiana

Toscana Altro (origine animale)

Esistono molti riferimenti storici che attestano l'origine ed il legame nel tempo con il territorio, quali il grande peso e la specializzazione dell'apicoltura in Lunigiana, l'utilizzo da secoli del miele in ricette tipiche e tradizionali della gastronomia locale, l'utilizzo di altri prodotti derivati dall'apicoltura come medicinali e per la fabbricazione locale delle candele.

La Lunigiana è un ambiente vocato per l'apicoltura perchè il basso grado di antropizzazione ed il limitatissimo sviluppo industriale hanno preservato le componenti naturali.

La denominazione di origine protetta "Miele della Lunigiana" è riservata a due tipologie: miele di acacia e miele di castagno.

Il miele di acacia della Lunigiana si mantiene a lungo liquido e limpido e si presenta quindi in questo stato durante tutto il periodo di commercializzazione.

Può eventualmente presentarsi torbido per la formazione di cristalli senza tuttavia raggiungere una cristallizzazione completa.

Il colore è molto chiaro, da pressoché incolore a giallo paglierino.

L'odore è leggero, poco persistente, fruttato, confettato, simile a quello dei fiori.

Il sapore è decisamente dolce, con leggerissima acidità e privo di amarezza. L'aroma è molto delicato, tipicamente vanigliato, poco persistente e privo di retrogusto. La consistenza è sempre viscosa, in funzione del contenuto d'acqua.

Il miele della Lunigiana di castagno si mantiene per lungo tempo allo stato liquido. Si presenta quindi in questo stato durante tutto il periodo della commercializzazione.

Può tuttavia presentare una cristallizzazione molto ritardata e incompleta. Il colore è ambra scuro, spesso con tonalità rossastra. L'odore è forte e penetrante; il sapore persistente con componente amara più o meno accentuata e retrogusto dai caratteri simili a quelli dell'odore.

L'apicoltura è quindi capillarmente diffusa nel territorio come risulta dalle denunce obbligatorie degli apiari, previste dalle L.R. n° 69/95, con 225 apicoltori e 4324 arnie per una produzione che supera le 100 tonnellate annue.

Il territorio lunigianese permette, per l'assenza quasi assoluta di sostanze inquinanti, per la favorevole successione di fioriture e per la presenza di essenze vegetali pregiate, la produzione di miele con caratteristiche qualitative superiori a quelle medie nazionali.

La notevole frequenza di Acacia e Castagno permette la produzione dei mieli corrispondenti con caratteristiche di purezza particolarmente accentuate, che vengono inoltre esaltate da procedimenti di estrazione, lavorazione e confezionamento tradizionali. La purezza degli aromi e la conformità agli standard di assaggio sono caratteristiche costanti del Miele della Lunigiana consolidate da lungo tempo.

Fonte: Regione Toscana
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